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Didattica in Finlandia

Didattica in Finlandia

Tecnologie digitali, didattica finlandese al servizio dell’inclusione scolastica.

Prof. Luca Urso, Liceo Tito Livio – Milano

Combinando tecnologie informatiche, i metodi didattici sperimentati in Finlandia e a Singapore e svincolando l’apprendimenti dal tempo stiamo riuscendo a realizzare sia “Inclusione” che “didattica individualizzata”. Vi racconteremo come facciamo.

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Il gioco d’azzardo

Il gioco d’azzardo

Spunti per una lezione di sensibilizzazione.

I dati, la ricerca sul territorio, lo spettacolo teatrale.

Da: ITINERARIA TEATRO
Non è un caso se l’Italia ha raggiunto i vertici delle classifiche mondiali dell’azzard0, diventando il primo paese europeo e il quarto al mondo per importi giocati: 1.500 euro all’anno a persona, minorenni compresi! Il gioco d’azzard0 distrugge la serenità famigliare contribuendo a creare i nuovi poveri, lo Stato spesso risulta assente e la criminalità ci sguazza!
L’identikit dei giocatori compulsivi ci mostra padri e madri di famiglia, persone anziane e sempre più spesso anche giovanissimi, in un intreccio di dipendenze tra azzardo e stupefacenti.

ITINERARIA TEATRO, la Compagnia di Milano che rappresento, è dal 1994 impegnata SOLO nel Teatro Civile, cioè affronta con i propri spettacoli temi cruciali e urgenti, ottenendo un efficace impatto su adulti e giovani e stimolandone la presa di coscienza.
Prima del 1994, anno della legalizzazione del gioco, l’AZZARD0 era un problema che riguardava MIGLIAIA di persone in Italia. Oggi, a distanza di 24 anni, i giocatori sono 17 MILIONI, di cui oltre 700.000 IN CURA per gioco patologico!

“GRAN CASINÒ – storie di chi gioca sulla pelle degli altri”
è lo spettacolo che contribuisce a combattere l’AZZARD0 con forza ed emozione, creando negli spettatori una tale consapevolezza da indurli a pensare: “Mai più nemmeno un Gratta&Vinci!”.
Si figuri che lo scorso 18 settembre, prima Compagnia teatrale nella storia d’Italia, siamo andati a recitarlo addirittura dentro Palazzo Montecitorio, alla Camera dei Deputati, denunciando le responsabilità delle Istituzioni per questa dilagante piaga sociale. (leggi qui)

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L’ITALIA DELLE SLOT.

GEDI quotidiani locali
Quanto si gioca nel tuo comune?
CERCA IL TUO COMUNE

Ha mai provato personalmente a verificare quanto si è giocato lo scorso anno ciascuno dei suoi concittadini?
Clicchi sull’immagine sottostante del settimanale L’Espresso e digiti il nome della sua città o dei paesi limitrofi e scoprirà dati che la stupiranno.
Se anche lei crede che sia necessario dar vita ad un evento che affronti anche nella tua città o istituto la piaga del gioco compulsivo, ci contatti e saremo felici di fornirle tutte le informazioni per portare “GRAN CASINÒ” nella sua realtà.
Ogni anno realizziamo 120/130 repliche dei nostri spettacoli nelle grandi città come nelle piccole realtà, finanche nelle scuole.
Se intende offrire questa possibilità ai suoi concittadini o al suo Istituto risponda a questa mail e le fornirò tutte le informazioni necessarie.

Prossimamente potremmo venire a recitare nel suo Paese o Istituto scolastico proprio su suo invito, e siamo certi che lei ne potrà andare fiero come accade puntualmente a quanti organizzano i nostri spettacoli.

Un cordiale saluto,
Carla Fermi
cell. 349.5526583

ITINERARIA TEATRO
dal 1994 SOLO spettacoli di Teatro Civile*
Sede legale: via Goldoni, 18 – Cologno Monzese (MI)
VISITA IL SITO ITINERARIA TEATRO
tel. 02.25396361 – Cell. 349.5526583 – 335.8393331

(clicca sull’immagine sosttostante per aprire il data base di ricerca).

Una testimonianza

Messaggio ricevuto in data 5 febbraio 2018 dalla docente che ha organizzato lo spettacolo per gli studenti di Pistoia:
“Avervi a Pistoia con “Gran Casinò” nell’ambito del progetto Società e Cittadino” è stata per noi e per me una grande soddisfazione. Soddisfatti i colleghi, gli studenti e tutti i partner del progetto. I ragazzi hanno seguito lo spettacolo con grande partecipazione. In classe ho potuto parlare con i miei studenti, tutti sono intervenuti portando un personale e non superficiale punto di vista, dimostrando che lo spettacolo ha offerto forti stimoli di riflessione.
Tutti erano colpiti da come Fabrizio sia riuscito a trasmettere tante informazioni e tanti importanti contenuti coinvolgendo e tenendo costantemente viva l’attenzione.
Personalmente mi ha colpito l’intento riuscito di non offrire soltanto un’articolata e completa analisi della tematica gioco d’azzardo e connessa problematica della dipendenza ma anche di sottolineare la possibilità di una risposta che nasca dal basso, dalle coscienze degli stessi ragazzi, dal loro attivarsi e mettersi in gioco. Insomma uno spettacolo di denuncia che apre alla speranza di poter cambiare, speranza da coltivare con determinazione e cura non solo per i nostri ragazzi ma anche per noi adulti.
Un grande abbraccio
Alessandra Pastore
Referente Coordinamento LIBERA Pistoia”

 

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Pixorize

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Annotazione immagine semplificata.

Creare, condividere e sfogliare le immagini annotate online.

Pixorize è la piattaforma di annotazione immagini basata su browser in cui gli utenti possono caricare, annotare e condividere immagini online. Per le immagini, siamo la soluzione migliore per studiare, dare feedback, spiegare e altro ancora. Crea un account e inizia a condividere immagini più intelligenti in pochi minuti. Unisciti a noi e inizia a condividere immagini più intelligenti in pochi minuti.

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immagini libere su Pixabay

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Cerca immagini libere su Pixabay e inseriscile nei tuoi documenti e presentazioni con un clic.

Daniel Kis-Nagy

Cerca immagini libere su Pixabay e inseriscile nei tuoi documenti e presentazioni con un clic.
Hai mai desiderato rendere più vivaci le tue presentazioni o i tuoi documenti con immagini ricche e professionali senza un budget? Hai mai copiato le immagini dai risultati dei motori di ricerca senza avere il tempo e le risorse per concederle correttamente?

Pixabay è un servizio gratuito con il quale puoi cercare un enorme database di immagini rilasciato sotto Creative Commons CC0, che le rende sicure da usare senza chiedere il permesso o dare credito all’artista – anche per scopi commerciali!

Usando il componente aggiuntivo Pixabay Images, puoi:

Cerca nel database Pixabay senza mai lasciare Word o PowerPoint
Inserisci qualsiasi immagine che ti piace con un clic
Smetti di preoccuparti delle immagini di licenza!
Funzionalità aggiuntive
Quando viene utilizzato questo componente aggiuntivo,
Puoi apportare o suggerire modifiche al tuo documento
Può inviare dati su Internet

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Bufale e Fake News

Bufale e Fake News

Il decalogo antibufala.

Scuola, Boldrini e Fedeli presentano decalogo anti-bufale. Il progetto riguarderà 4,2 milioni di ragazzi

Un decalogo contro le bufale, una cassetta degli attrezzi per permettere alle ragazze e ai ragazzi di difendersi dalle false notizie che circolano in Rete. Lo hanno presentato oggi a Roma la Presidente della Camera, Laura Boldrini, e la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, dopo l’accordo lanciato lo scorso maggio a Montecitorio fra la Camera dei deputati e il MIUR. L’iniziativa fa parte di un più ampio pacchetto di azioni che il Ministero sta mettendo in campo per la prima volta sul tema del controllo delle fonti e per l’educazione civica digitale.

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Bufale e fake news – come riconoscerle ed evitarle.

A cura di Patrizia Vayola

Mappa mentale, schema, esempi, approfondimenti.
Il termine inglese fake news (in italiano notizie false) indica articoli redatti con informazioni inventate, ingannevoli o distorte[1], resi pubblici con il deliberato intento di disinformare o diffondere bufale attraverso i mezzi di informazione. Tradizionalmente a veicolare le fake news sono i grandi media, ovvero le televisioni e le più importanti testate giornalistiche[2][3][4]. Tuttavia con l’avvento di Internet, soprattutto per mezzo dei media sociali[5], aumentando in generale la diffusione delle notizie, è aumentata proporzionalmente per logica conseguenza anche la diffusione di notizie false (wikipedia).

Andrea Fontana – La fake news perfetta

RAI SCUOLA

Ha indagato i meccanismi in cui usufruiamo, della dimensione fantasticata e fake nella comunicazione. La prima dimensione è quella del complotto; la seconda è il mistero; la terza è la redenzione del sé. Queste tre dimensioni unite creano la fake news perfetta

 

Consultazione pubblica sulle notizie false e la disinformazione online.

COMMISSIONE EUROPEA

La pagina ufficiale della Commissione europea sulla Consultazione pubblica sulle notizie false e la disinformazione online

APPROFONSISCI >>

Zettel Debate. Puntata 3: Post-Verità.

RAI CULTURA

In questa puntata di “Zettel Debate. Fare filosofia” si parte dal fenomeno delle cosiddette “bufale” – ossia quelle notizie che non hanno alcun fondo di verità ma vengono spacciate come assodate – per poi cercare di capire cosa intendiamo con “verità” e anche indagare più a fondo il concetto di “post-verità”.

La questione della post-verità è tanto più pressante perché il web ha aumentato considerevolmente la circolazione delle “bufale”, tanto che ci si domanda se non si dovrebbe in qualche modo controllare il fenomeno.

Ma tutto ciò solleva diversi quesiti: cos’è che indichiamo con l’aggettivo “vero”? È sempre possibile raggiungere la verità o questa, piuttosto, è data da un processo di ricerca? E, infine, siamo proprio sicuri che la verità sia sempre auspicabile?

APPROFONSISCI >>

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Cyberbullismo: schede didattiche

Cyberbullismo: schede didattiche

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BULLISMO E CYBERBULLISMO

da: parole ostili.com

 Sono online le 100 schede di #ParoleOstili per insegnare con il #Manifesto della Comunicazione non ostile in classe. Realizzate con la collaborazione di oltre 250 insegnanti sono state presentate oggi da Rosy Russo (Presidente Associazione Parole O_Stili).
Scarica qui il materiale per primaria, secondaria di primo e secondo grado: paroleostili.it/materiale-didattico #cyberbullismo #parolegentili #scuola #faregentilezza #paroleascuola

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Il podcast in classe

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Insegnare e apprendere con il Podcasting

Una radio che può essere ascoltata, vista e letta

 

Il podcast a scuola, Radio social web. Realizzare un laboratorio di comunicazione e sfruttare le potenzialità informative e comunicative offerte dal web. Ripartire dalla narrazione orale, primo passo cognitivo, per ridarle slancio e feedback motivazionali aumentati con le ICT.
Attestato riconosciuto dal MIUR, 2 Crediti Formativi.
APPROFONDISCI >>
ISCRIVITI AL PERCORSO FORMATIVO ACCREDITATO MIUR CON CARTA DOCENTE (o senza). Codice SOFIA:  11858

 Il ritorno del podcasting.
Podcast in classe: come motivare l’apprendimento imparando a lavorare in gruppo (ricercare, progettare, interagire, autogestirsi) in qualsiasi grado e ordine di scuola. Come migliorare l’uso della lingua orale e scritta, la propria dizione e la lettura in ambiti disciplinari e interdisciplinari a costo di realizzazione pari a zero. Come imparare a gestire la propria emotività tramite l’uso positivo, critico ed efficace delle tecnologie didattiche.
A dimostrazione della rapida ascesa dell’utilizzo del termine podcasting basti pensare ai risultati mostrati da Google per questo termine. Il 28 settembre 2004, cercando podcasting su Google, erano presenti solo 24 risultati. Tre giorni dopo, il 1º ottobre 2004, erano già 2750, e il 18 ottobre 2004 erano già più di 100.000. (da: wikipedia).
Oggi il suo impiego nella didattica s’impone con grande successo!


RIFLESSIONI

Da Edu-Tec – di Luca Piergiovanni

Il Podcasting didattico. COS’É?

Il podcasting è un sistema che, senza vincoli di luogo, spazio e tempo, permette di scaricare in automatico e in molteplici dispositivi, come pc o iPod, contenuti di vario tipo: audio, video, documenti scritti.

VALORE DIDATTICO
Rende i materiali reperibili a chiunque, ovunque e in qualsiasi momento, facilita l’apprendimento mediante supporti audio/visivi, stimolando e potenziando l’uso delle memorie visive e uditive. Garantisce una formazione continua. Permette l’approfondimento delle materie di studio o il semplice riuso del materiale didattico, attraverso il riascolto delle lezioni registrate.

AMBITI DI APPLICAZIONE Il Podcasting può essere applicato a qualsiasi grado e ordine di scuola, per la sua alta esportabilità, dovuta al costo di realizzazione pari a zero, e grazie alla sua versatilità.

TIPOLOGIE DI PODCAST
Podcast in lingua o come documentazione/pubblicizzazione del lavoro svolto dagli allievi e dagli insegnanti; Podcast di approfondimento o di recupero o sostegno; Podcast come luogo d’incontro e di scambio culturale, o come piattaforma online di contenuti per alunni ospedalizzati.

STRUMENTI PER CREARLO
Pc, microfono e videocamera. Software gratuiti come Audacity e Videospin. Hosting gratuiti come Podomatic.

L’utilizzo del podcasting si è affermato soprattutto nelle Università, dove i docenti mettono a disposizione le loro lezioni in formato Mp3 per coloro che non possono fre- quentare i corsi o anche per chi desidera un ripasso o un approfondimento degli argomenti trattati. La più grande piattaforma di distribuzione online di queste lezioni è quella lanciata dalla Apple, cioè iTunes U, dove si trovano i corsi universitari dei più importanti atenei del mondo .Negli ultimi anni, tuttavia, questo nuovo strumento tec- nologico è diventato oggetto d’attenzione anche di docenti di scuola, i quali non si sono limitati a registrare le loro lezioni, ma hanno iniziato a coinvolgere gli studenti fa- cendoli passare da fruitori a creatori di con- tenuti . E questo perché è stato riconosciuto l’alto valore educativo del podcasting .Nello specifico, il suo utilizzo a scuola favorisce il raggiungimento di certi obiettivi.

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Obiettivi relazionali ed emozionali.
Gli alunni:
1. imparano a lavorare come un gruppo unito, apprendono ad interagire e ad autogestirsi, affidandosi vicendevolmente compiti da portare a termine;
2. imparano a portare avanti un progetto che, oltretutto, li costringe a rispettare delle scadenze fisse (la produzione degli episodi radiofonici ha una scansione precisa);
3. imparano a gestire la propria emotività (davanti ad un microfono ce n’è sempre tanta), questo può aiutarli indirettamente ad autocontrollarsi durante le interrogazioni a scuola;
4. possono sentirsi più motivati ed interessati alle attività di apprendimento, dal momento che i giovani dimostrano generalmente propensione verso l’uso delle nuove tecnologie;
5. si educano ad un uso positivo, critico ed efficace di tecnologie che sono molto diffuse fra loro, ma che non sempre risultano usate con giudizio.

Obiettivi disciplinari.
Gli alunni:
1. si esercitano nell’uso della lingua orale e scritta. Il confronto con l’arte della scrittura e con la grammatica è continuo, poiché ogni materiale raccolto va poi trasformato in un dialogo radiofonico;
2. migliorano la propria dizione (l’inflessione dialettale non si dovrebbe sentire in radio). Si esercitano a usare efficacemente il tono della voce per colorire il racconto di sfumature e renderlo più comprensibile e imparano a utilizzare nel modo giusto le pause, come se fossero segni interpuntivi, indispensabili per conferire un senso al discorso.

Obiettivi legati all’informatica.
Gli alunni:
1. apprendono l’uso di strumentazioni come il mixer, nonché alcune tecniche di registrazione e di manipolazione dei file audio;
2. imparano a realizzare una trasmissione radiofonica;
3. apprendono come ricercare nella rete e abbonarsi ai Podcast, così come saperne costruire e realizzare uno, diventando autori ed editori di contenuti multimediali.

Obiettivi interdisciplinari.
Gli alunni:
1. le puntate prodotte possono essere tradotte in lingua inglese o arricchite da brani musicali, meglio se creati dagli alunni, con un evidente coinvolgimento di questi due discipline: musica e inglese;
2. in un podcast si possono alternare puntate dedicate alla letteratura con dei piccoli cortometraggi che rappresentino gli esperimenti scientifici realizzati in laboratorio durante l’ora di scienze.

Tipologie di podcast.
Secondo il diverso approccio a questo strumento didattico, possono esserci vari tipi di podcast. Ne cito alcuni:
• Podcast in lingua, per lo studio di una lingua straniera, attraverso l’ascolto delle lezioni registrate
• Podcast come documentazione/pubblicizzazione del lavoro svolto dagli allievi e dagli insegnanti
• Podcast di approfondimento o di recupero, per fornire spiegazioni ulteriori o più dettagliate su determinati argomenti disciplinari
• Podcast di sostegno per studenti dislessici o con gravi difficoltà di attenzione, attraverso la lettura di brani appositi
• Podcast come luogo d’incontro e di scambio culturale, tra scuole dello stesso territorio nazionale, ma anche di nazioni differenti
• Podcast inteso come piattaforma online di contenuti per alunni ospedalizzati o costretti per altri motivi a stare per un certo periodo lontani da scuola.

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Il Podcasting a scuola. Ambito di applicazione e creazione.
Il Podcasting può essere applicato a qualsiasi grado e ordine di scuola, per la sua alta esportabilità, dovuta al costo di realizzazione pari a zero, e grazie alla sua versatilità, poiché si va dalla recita di una fiaba da parte di un bambino alla preparazione di un format radiofonico con un gruppo di ragazzi. Ma come si crea un podcast e con quale attrezzatura? Vediamo. Un podcast è di semplice realizzazione, ed ha un costo minimo, poiché è sufficiente un computer, un microfono o una videocamera, nel caso si voglia produrre un videopodcast.
Si trovano poi in Rete strumenti gratuiti sia per la produzione che per la pubblicazione dei contenuti.

AUDACITY
Con l’attrezzatura pronta, è giunto il momento di registrare le vostre puntate! A questo scopo il software Audacity (http://audacity.sourceforge.net/download/?lang=it) rappresenta la migliore soluzione, grazie ai suoi innumerevoli effetti e funzioni. Potete manipolare i vostri file audio, arricchirli con dei brani musicali e migliorarli eliminandone i possibili difetti.
Un’agile guida su http://audacity.sourceforge.net/help/.

VIDEOSPIN
Si va sempre più verso una società videocentrica.
I nostri ragazzi filmano praticamente tutto, e molto spesso in modo sconsiderato. Aiutiamoli a produrre video creativi, da trasformare in un videopodcast! Ecco un software facile e veloce da utilizzare per manipolare i propri video. Si tratta Videospin
Pinnacle
(http://www.videospin.com/it/).

PODOMATIC
Un ottimo hosting gratuito per audio e video è Podomatic (http://www.podomatic.com/featured) . Si gestisce come un qualsiasi blog o sito web, e risulta molto facile da usare e con una grafica accattivante.
In sostanza, una volta che ci si è registrati al sito, si possono caricare facilmente i file
audio delle puntate e arricchire ciascuna registrazione con un titolo, un commento scritto, la vostra immagine-simbolo e i tags, ossia le parole chiave che permetteranno, a chi naviga sui motori di ricerca, di trovare il vostro podcast. In qualsiasi momento potrete modificare la vostra paginaWeb e tenere sempre sotto controllo il numero dei navigatori che l’hanno visitata e quanti download sono stati effettuati, senza contare poi che Podomatic, completamente gratuito nella versione basic, permette di inserire perfino documenti video e di testo in formato pdf.
Podomatic, infine, crea in automatico il file RSS che permetterà d’inserire il vostro podcast nei maggiori motori di ricerca e directory dedicati; grazie ad esso gli utenti abbonati potranno scaricare automatica.

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L’ESPERIENZA SCOLASTICA DI SAN CATALDO

L’ESPERIENZA DI LUCA PIERGIOVANNI

 

 

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La ministra Valeria Fedeli, molto interessata, ha visitato vari stands calandosi nella situazione, assistendo alle lezioni come un comune corsista, indossando il visore 3D.

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Smartphone in classe

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Smartphone in classe. Passato l’iniziale entusiasmo, prendono corpo le numerose criticità non prive di fondamento scientifico.
‘Smartphone in classe? Danni alla concentrazione’. Intervista a Paola Vinciguerra (psicoterapeuta)

di Raffaele Barberio

Intervista a Paola Vinciguerra (psicoterapeuta): ‘usarli oltre le 6 ore al giorno influisce negativamente sulla concentrazione e genera disturbi fisici’. L’uso dei device personali per ‘uso didattico’ è un’iniziativa annunciata dal ministero dell’Istruzione, alle prese, in questi giorni, con una circolare per sdoganare lo smartphone in classe.

Mi confonde aver notato come nella Commissione insediata dalla ministra Valeria Fedeli, che doveva decidere sull’appropriatezza dell’uso degli smartphone in classe, non fossero stati invitati a contribuire nella decisione esperti con competenze sullo sviluppo cerebrale e psicologico dell’essere umano. Non mi pare di aver individuato nella Commissione neurologi, psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, e specialisti dell’età evolutiva. Come è possibile prendere decisioni di così grave rilevanza senza tenere in considerazione quale potrebbe essere l’impatto della decisione stressa sullo sviluppo cerebrale e di personalità dell’individuo? Come non si sia considerato questo come primo requisito rispetto alla decisione?”

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Il Web per amico

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Il Web per amico.

UN USO RESPONSABILE DELLA RETE: MANUALE PER GENITORI
Poliziadistato

Internet, come sappiamo, è uno strumento sempre più utilizzato dai giovani perché rappresenta una straordinaria opportunità di informazione, apprendimento, svago e comunicazione che li supporta nello svolgimento delle attività quotidiane, dallo studio all’entertainment. Come ogni mezzo, oltre ai vantaggi, ha anche dei difetti: violenza, razzismo, pornografia, pedofili in agguato dietro chat, forum apparentemente innocui o linee telefoniche a pagamento celate dietro siti Web.
È necessario che i genitori ne sappiano di più sui meccanismi di Internet e sulla attrattiva che esercita sugli adolescenti. Così come i genitori scelgono i libri che compongono la biblioteca dei propri figli, approvano i contenuti che ritengono idonei per loro, ugualmente è giusto fare per Internet: visitare i siti, valutarne i contenuti e successivamente consentire ai ragazzi l’esplorazione. I genitori, confrontandosi con questa nuova tecnologia, possono dare indicazioni ai propri figli dei pericoli potenziali che si nascondono in Rete. È necessario parlare con franchezza ai ragazzi e lo si può fare solo se coscienti del funzionamento.
Così come ognuno dà ai propri figli delle regole su come dovrebbero comportarsi con gli estranei; su quali spettacoli televisivi, film e video guardare; in quali negozi entrare; quanto lontano da casa andare; allo stesso modo è importante stabilire regole per l’uso di Internet. Occorrerà anche assicurarsi che esplorare il Web non prenda il posto dei compiti, delle attività sociali o di altri importanti interessi.

Regole per un’esplorazione sicura
Proprio come dite ai vostri figli di essere diffidenti verso gli estranei che incontrano, dovete dir loro di essere prudenti con gli estranei in cui si imbattono in Internet.
È importante insegnare ai figli alcune regole base per un uso sicuro di Internet. Mai dare informazioni personali, quali nome, indirizzo, numero di telefono, età, razza, entrate familiari, nome e località della scuola, o nome degli amici. Mai usare una carta di credito on line senza il vostro permesso. Mai condividere le password, neanche con gli amici. Mai accettare un incontro di persona con qualcuno conosciuto on line. 

 

 

 

Mai rispondere a un messaggio che faccia sentire confusi o a disagio. Meglio ignorare il mittente, terminare la comunicazione e riferire quanto accaduto immediatamente a voi o a un altro adulto di cui si fidano. Mai usare un linguaggio offensivo o mandare messaggi volgari on line.
Se vostro figlio si imbatte in una brutta esperienza e viene a riferirvelo, lodatelo e ditegli che ha fatto la cosa giusta. Ricordatevi che i bambini hanno spesso la convinzione che sia colpa loro se qualcuno usa un linguaggio osceno o fa loro delle avances. Dite subito che non siete in collerae che non è assolutamente colpa loro. Ricordate ai vostri figli che non siamo circondati da persone cattive, ma che su Internet ci sono alcune persone che fanno cose sbagliate e che è fondamentale stare attenti, proprio come starebbero attenti se un estraneo li chiamasse al telefono, suonasse alla porta o li fermasse per strada.

Prosegue con:
UN USO RESPONSABILE DELLA RETE: MANUALE PER GENITORI pag. 6 Regole per un’esplorazione sicura pag. 7
Segnali d’allarme nei ragazzi pag. 9
Strategie da usare con i ragazzi Internet-dipendenti pag. 10
LA RETE pag. 12
Esplorare Internet Cosa si intende per esplorazione? Regole per un’esplorazione sicura? pag. 13
La posta elettronica pag. 14
Cos’è la posta elettronica? Cosa bisogna sapere per farne un buon uso? La chat Cos’è la chat? Come si usa la chat? pag. 15
Il blog Cos’è un blog? Cosa bisogna sapere? I giochi on line pag. 16
Cosa sono i giochi on line? Come si usano? Cosa bisogna sapere?
I CYBERBULLI pag. 17
Chi sono i cyberbulli? Suggerimenti per affrontare i cyberbulli
I CYBERPEDOFILI pag. 18
Chi è il cyberpedofilo? Suggerimenti da dare ai propri figli su come affrontare i cyberpedofili
BIBLIOGRAFIA pag. 19
APPENDICE pag. 20 La connessione a Internet Strumenti per la sicurezza e la protezione dei minori Strumenti per la sicurezza della Rete

Leggi il resto del documento.

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Orientamenti per l’apprendimento della filosofia

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Orientamenti per l’apprendimento della Filosofia nella società della conoscenza.
MIUR
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

Presentati il documento sugli orientamenti per l’apprendimento della filosofia e una proposta di Sillabo di filosofia per competenze.
1 . Verso il rinnovamento metodologico

Le profonde trasformazioni avvenute negli ultimi decenni e le sfide poste dal complesso scenario della contemporaneità a livello internazionale e nazionale in termini di globalizzazione e migrazione, ridefinizione del capitale e del lavoro, rivoluzione tecnologica e informatica, stanno determinando un radicale cambiamento delle strutture economiche, sociali, politiche e culturali nei paesi occidentali. Da tempo la richiesta di competenze e professioni sempre più qualificate e innovative per tutti, in età scolare e lungo tutto l’arco della vita, avanzata dalla società della conoscenza, nonché la necessità di garantire a ciascuno il diritto allo studio e il successo formativo, posta dalla società democratica, stanno ridefinendo il ruolo del sapere e dell’educazione anche nel nostro paese. La recente Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione del 2015 opportunamente richiama tale scenario e indica in modo incisivo il compito dell’istruzione e la natura della funzione educativa per realizzare una scuola aperta, equa e inclusiva, in grado di rendere tutti gli studenti protagonisti della costruzione del proprio percorso di conoscenza oltre che cittadini autonomi e consapevoli.
Appare evidente che le finalità formative dettate al sistema scolastico nazionale dall’attuale impulso normativo rappresentano l’ambito di riflessione affinché ciascun professionista dell’educazione si interroghi sull’apporto che può dare alla realizzazione di un apprendimento focalizzato sull’attivazione di capacità e abilità tali da promuovere la partecipazione democratica e l’autonomia lavorativa della persona.

Per certi versi, la filosofia sembra sollecitata, forse più di altre discipline, a intraprendere tale riflessione, perché porta nella propria storia e nella rilevanza delle proprie dottrine il segno profondo della continuità tra sapere e agire. Non a caso da più parti si sottolinea la sua importanza nella formazione del capitale umano, culturale e sociale per il contributo ad alimentare libertà di pensiero, autonomia di giudizio, forza dell’immaginazione, e a sviluppare intelligenze flessibili, aperte, creative, indispensabili per orientarsi nel mondo.
In più, nella dimensione di internazionalizzazione dell’istruzione, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta dalle Nazioni Unite nel 2015, col suo programma di azione per le persone e il pianeta teso a rafforzare la pace e la libertà, a combattere la povertà e la discriminazione, a realizzare pienamente i diritti umani di tutti, l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di tutte le donne e le ragazze, rappresenta un’ulteriore spinta a promuovere lo studio e la pratica della filosofia nellaformazione dei giovani e lungo tutto l’arco della vita.

Prosegue con:
Capitolo 2 Pensiero critico e dialogo
Capitolo 3 Filosofia e didattica per competenze
Capitolo 4 Filosofia e didattica integrata
Capitolo 5 L’apprendimento della filosofia nell’istruzione tecnica e professionale
Capitolo 6 Philosophy across the curriculum with CLIL
Capitolo 7 Le risorse di apprendimento: i nuovi strumenti e l’idea di un lessico
filosofico a costruzione cooperativa
Capitolo 8 Capacità critica e prove di esame
Capitolo 9 Filosofia, alternanza scuola lavoro, orientamento
Capitolo 10 La formazione dei docenti di filosofia nel quadro del rinnovamento

Leggi il resto del documento.

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